Perdita di peso nel cane: quali possono essere le principali cause?

La perdita di peso è generalmente un campanellino di allarme che nell’organismo ci sia qualcosa che non stia funzionando correttamente. A meno che ovviamente non si stia seguendo un determinato regime alimentare volto proprio a buttar giù i chili in eccesso. Ma mentre nell’uomo dimagrire equivale appunto, a volte, ad una scelta di vita, per gli animali potrebbe essere un segnale che si debba correre ai ripari e far controllare l’amico a 4 zampe da un buon veterinario. Potrebbe infatti essere un chiaro segno di una delle tante problematiche gastrointestinali che possono colpire stomaco e intestino, specie se associate ad altri sintomi come vomito, diarrea cronica o costipazione, disidratazione o letargia o addirittura potrebbe dipendere dal diabete o da un’insufficienza renale. Il veterinario dovrà quindi effettuare una serie di test volti ad individuare le possibili cause e conseguentemente definire quale sia il trattamento più adeguato a seconda dell’animale. Potrebbe trattarsi anche solo di dover modificare la sua alimentare per aiutarlo a ripristinare l’equilibrio intestinale e riacquisire piano piano il peso corretto. Nei casi più gravi poi la perdita di peso potrebbe essere uno dei sintomi della Leishmaniosi nel cane. 

Come si infetta con la leishmaniosi il cane

Come fare allora a capire se il nostro amico fido abbia la leishmaniosi, la più grave patologia che possa colpire un animale tanto da essere in alcuni casi anche letale? Innanzitutto, occorre precisare che la leishmaniosi viene trasmessa con la puntura di un flebotomo (cioè un piccolo insetto ematofago molto simile alla zanzara, noto popolarmente come pappatacio). Questo insetto se punge un animale infetto ingerendone il sangue si infetta a sua volta e infetta il cane. Appena il protozoo Leishmania infantum penetra nel corpo del cane si moltiplica sviluppando la malattia vera e propria.

I sintomi più comuni della leishmaniosi nel cane

Talvolta l’incubazione della leishmaniosi può durare anche fino a 7 anni senza mai degenerare in malattia, tanto che l’animale può restare asintomatico a vita. In altri casi, invece, la patologia si sviluppa con sintomi ben visibili sia a livello cutaneo che viscerale. Ed in particolare:

  • Il cane non ha appetito, perde peso, è stanco e affaticato, può mostrare dolori in varie parti del corpo e un ingrossamento dei linfonodi. Possono anche verificarsi problemi agli occhi (perlopiù retinite, uveite o congiuntivite), insufficienza renale con poliuria (cioè aumento della diuresi) e polidipsia (aumento della sete), anemia e epistassi (ovvero perdita di sangue dal naso). Raramente si manifesta la febbre.
  • La forma cutanea è ancora più evidente: il cane sembra invecchiato, presenta dermatite ed esfoliazioni, alopecia intorno ad alcune zone (occhi, dorso e zampe), il pelo è più rarefatto, ha un’anomale crescita delle unghie, compaiono ulcere nella mucosa orale e nasale o sulle orecchie e nella zona peri-oculare.

La migliore cura è la prevenzione

E come per tutte le malattie la migliore cura è sempre la prevenzione. In questo caso bisogna utilizzare appositi antiparassitari che riducono il rischio di trasmissione della leishmaniosi nel cane.