Che cosa fare dopo la morte del cane?

di Carolina Venturini, Animal Coach per i proprietari pet in lutto

Cosa fare dopo la morte del cane? Hai dovuto salutarlo oppure se ne è andato all’improvviso. Hai scelto la sepoltura o la cremazione e hai versato molte lacrime. Ora ti trovi con la casa vuota, senza di lui, tanti ricordi e tanti oggetti da smistare, che non sai se tenere o buttare, a chi darli o se vale la pena accantonare per un futuro nuovo animale. In questo articolo vedremo cosa puoi fare dopo la morte del tuo cane con gli oggetti che gli appartenevano.

Prima, però, mi presento: sono Carolina Venturini, animal coach, aiuto i proprietari pet ad affrontare le fasi del fine vita e lutto con il coaching ad ispirazione gestaltica. Alleno la consapevolezza, il contatto empatico e la propria Forza Interiore come risorsa primaria per attivare la propria crescita personale grazie al lutto pet.

Donare, buttare o conservare: tre parole chiave nel lutto pet

Nel coaching ad ispirazione gestaltica, il percorso di crescita personale inizia entrando in contatto con le parole a forte carica emotiva. “Donare”, “Buttare”, “Conservare” sono parole che ognuno di noi riveste di sensi e significati; nel coaching ad ispirazione gestaltica, questa percezione individuale è la strada per contattare le nostre potenzialità. Che cosa stai facendo, infatti, con gli oggetti che appartenevano al tuo cane prima della sua morte? Li vuoi donare? Li devi buttare? Ci tieni a conservarli? Volere, dovere e tenere sono verbi che coprono le motivazioni e le tensioni nella persona. Ascoltare come parli, come racconti cosa vuoi fare delle cose del tuo cane, ti darà delle indicazioni importanti sulle tue aree di crescita personale che sono pronte per essere viste da te.

Che cosa fare dopo la morte del cane?

Nel coaching ad indirizzo gestaltico, intorno alla volontà del fare riconosciamo l’esperienza corporea con il fare. Fare è attivare il corpo, i sensi, le emozioni e, per ogni persona, queste attivazioni sono momenti simbolici. Dentro la percezione del corpo, la persona può riconoscere i suoi desideri, i bisogni, le speranze, le modalità di comportamento che ora la limitano o danneggiano. Dentro le imperfezioni della vita e dei comportamenti, dentro al fare, sono racchiusi talenti e potenzialità. Sta a noi il compito di scegliere se e quanto vogliamo addentrarci nella conoscenza di noi stessi, per lasciare andare quello che siamo pronti a salutare e per accettare quello che è in nostro potere accogliere.
Se vuoi approfondire il coaching ad indirizzo gestaltico per elaborare il tuo lutto pet, valuta il metodo, l’approccio e il percorso dal sito www.carolinaventurini.it.