Acquario per tartarughe: i primi passi

Alcuni esempi di acquario per tartarugheAllestire un acquario per tartarughe non è impresa molto difficile ma non è nemmeno così semplice come troppo spesso si sente dire in giro. Insieme ai pesci rossi e ad altre razze quali i Betta splendens, anche le tartarughe d’acqua dolce sono spesso condannate a una vita di stenti dentro un acquario per tartarughe troppo piccolo e privo degli elementi a loro indispensabili.
Andiamo a vedere quali sono i passi fondamentali per allestire una dimora confortevole ai nostri nuovi amici…

Il primo mito che bisogna sfatare è che le tartarughe d’acqua rimangono piccole per sempre: quei graziosi animaletti che ora son più corti del vostro pollice diventeranno, con il tempo, ben più grandi e avranno bisogno di spazio per nuotare e crogiolarsi al caldo.
Serve quindi un acquaterrario adatto alle loro esigenze. Non ci sono misure fisse, cercate però, se avete spazio a disposizione, di comprare o costruire una vasca abbastanza grande.
Considerate almeno un metro per la misura più lunga (ma se possibile anche di più) e tenete l’acqua a una profondità di circa una quarantina di centimetri, con una discreta porzione emersa, allestita con pietre, mattoni o materiale plastico.
Nel caso abbiate intenzione di far riprodurre le vostre tartarughe servirà, nella porzione emersa, anche una zona ricca di sabbia: state sempre attenti a lasciare un bordo abbastanza alto, altrimenti la tartaruga tenderà a scavalcare e scappare.
Per il fondo sommerso potete usare nuovamente pietre o ghiaia, ma è bene che sia di dimensioni piuttosto grandi per impedire che venga continuamente ingoiata dall’animale.

Servono ora alcuni strumenti indispensabili: filtro, termostato, termoriscaldatore, lampada UVB e lampada riscaldante.
Il filtro serve a purificare l’acqua e potete usare sia i modelli a immersione che quelli esterni, avendo cura comunque di cambiare di tanto in tanto almeno parte dell’acqua.

Le due lampade hanno funzioni diverse: la UVB è necessaria in quanto emana i raggi ultravioletti necessari per fissare il calcio e per processare la vitamina D. Non serve tenerla accesa in continuazione (è ok seguire un ciclo notte-giorno) e ne troverete di vari modelli nei negozi per animali, esistono anche modelli che combinano UVB e lampada riscaldante, che serve invece per tenere la parte emersa intorno ai trenta gradi e permettere alle tartarughe di riscaldarsi al “sole”.

Termostato e termoriscaldatore, infine, vi permetteranno di mantenere la temperatura dell’acqua intorno ai ventisei gradi circa, offrendo così alle tartarughe di passare da una zona emersa un po’ più calda a una immersa leggermente più tiepida.
Dell’alimentazione e di altri particolari ci occuperemo in seguito in un nuovo post, qui abbiamo voluto illustrarvi i principi base per allestire un acquario per tartarughe che permetterà alle vostre nuove e simpaticissime amiche una vita sana, piacevole e longeva!

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